I carmelitani scalziSecondo il diario di viaggio di un monaco greco chiamato Foca, san Bertoldo,"un monaco dai capelli bianchi, vestito di dignità sacerdotale, nell`anno 1155 venne sul monte Carmelo, costruì una piccola capella riunendo 10 altri fratelli". Iniziarono a vivere una vita di preghiera eremitico-comunitaria, ma senza una vera e propria regola scitta, ma rispettando gli usi degli eremiti locali. Questi antichi monaci cercavano anzitutto di seguire il modello del profeta Elia, ripetendo con lui: "Sono pieno di zelo per il Signore Dio delle schiere, alla cui presenza io sto." La loro regola fu scritta solo 50 anni più tardi dal patriarca di Gerusalemme san Alberto. Questi la consegnò a san Brocardo, probabilmente il successore di san Bertoldo. Un altro importante documento fu l’"Institutio Primorum Monachorum". Si tratta di un riassunto di regole spirituali, secondo le quali gli eremiti conducevano la loro vita. Tutti e due i documenti considerano la preghiera come la pietra angolare nella vita dell`Ordine, che presto fu detto "Carmelitano" per via della provenienza dal monte Carmelo. Questo accento di orazione vale fino ad oggi, anche se le circostanze storiche sono naturalmente cambiate. Il primo colpo alla vita pacifica dei monaci del monte Carmelo fu il tentativo degli Arabi di riconquistare la Terra Santa. Solo con estrema fatica i cristiani riuscirono a difendere questi posti per due secoli. Nel XII e XIII sec. l`Ordine si era esteso in tutta la Terra Santa e in Siria. Ma a causa dei ripetuti interventi da parte dei mussulmani l`Ordine fu costretto ad abbandonare la Palestina verso la meta’ del XIII secolo. Il Capitolo Generale decise nell`anno 1237 che rimanere in questi posti non era più possibile. I monaci si diressero dunque verso Occidente. Incominciarono a fondare monasteri in Irlanda, Inghilterra, Germania e nell’Italia meridionale di oggi. Molto più tardi nel XVII s. alcuni Carmelitani Scalzi della Provincia di Genova riuscirono a tornare sul monte Carmelo, trattando con il Pascià di Akko. Attualmente dunque i Carmelitani hanno un loro convento ad Haifa (Stella Maris) e sul posto del sacrificio di Elia sul monte Carmelo, in un luogo chiamato Muhraqa. A metà del 16 secolo circa, due spagnoli - santa Teresa d‘Avila e san Giovanni della Croce - hanno riformato questo Ordine, tornando alla Regola ed alla spiritualità originali. I frati riformati vennero poi chiamati Carmelitani Scalzi; la ricchezza di spiritualità di questi due santi riformatori è diventata parte importante della dottrina universale della Chiesa. La storia della spiritualita' dei Carmelitani Scalzi e' formata da altre figure luminose
di santi. Ad esempio
S. Teresa di Gesu' Bambino, morta alla fine del secolo scorso a Lisieux,
patrona universale della Missioni, nominata recentemente "Dottore della Chiesa".
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